Cadendo, la goccia scava la pietra. (Lucrezio)

venerdì 18 settembre 2009

ONORE AI CADUTI E RITIRO IMMEDIATO DEI NOSTRI SOLDATI DALL' AFGHANISTAN

Se chiediamo a qualsiasi italiano perchè siamo in Afganistan riceveremo risposte vaghe e probabilmente errate. Sicuramente i nostri politici non sanno perchè i nostri soldati muoiono in una terra lontana senza una speranza di vittoria. In realtà la scusa risale al 2001, all' attentato alle Torri Gemelle ed all' idea che i Talebani avessero organizzato tutto. Un fandonia che detta allora poteva suonare bene, ma che oggi fa ridere se non piangere. L' incoscienza dei nostri governanti è evidente quando ascoltiamo le dichiarazioni di La Russa che come Cadorna sostiene che bisogna andare avanti nonstante tutto o come Berlusconi che parla di difesa della democrazia. La verità è che l' Italia non ha nessun motivo per essere li e mai ne ha avuto uno. Va anche detto che se i soldati europei stanno morendo di più che negli anni scorsi è perchè gli Amercani hanno deciso di disimpegnarsi perchè troppo alte erano le perdite. I nostri figli e fratelli maggiori stanno morendo in una guerra ammantata dell' ipocrita dizione "missione di pace" contro un nemico che ha oltre il 90% del territorio in un Paese dove mai nessun esercito ha vinto una guerra. Non parlerò qui di tutte le ipotesi del perchè i nostri soldati si stanno sacrificando laggiù: il controllo della droga. i passaggi per gli oledotti e i gasodotti? A noi non interessa. Nel momento in cui scorre il sangue dei nostri giovani possiamo solamente dire : Onore ai nostri soldati , ritiro immediato delle nostre truppe dall' Afghanistan. I nostri soldati dovrebbero riconquistare quelle città che vivono oggi occupate dalla camorra , dalla ndrangheta e dalla mafia o presidiare quei quartiere dove i nostri anziani vengono uccisi da rom e immigrati (vedi Prato). Forza Nuova si mobiliterà in tutte le scuole e in tutte le piazze d' Italia per rendere onore ai nostri caduti ed esigere l' immediato ritiro dei soldati italiani dall' Afganistan.

On. Roberto Fiore

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